Oratorio della SS. Annunziata di Cori

Oratorio della SS. Annunziata di Cori

Su Via dell’Annunziata a Cori, che nel Medioevo era la principale via di comunicazione tra la città di Cori e la Via Pedemontana, sorge l’Oratorio della Santissima Annunziata, un tempo isolato in uno scenario campestre accanto alla medievale Chiesa di San Silvestro, divenuta nel Seicento Chiesa del Crocifisso.
Il fondatore dell’Oratorio fu Pedro Fernandez De Frías, vicario dell’antipapa Giovanni XXIII e rettore per la Sabina e per la provincia di Campagna e Marittima, nel secondo decennio del Quattrocento.

La facciata dell’edificio, estremamente semplice, è realizzata in calcare e tufo e presenta un’epigrafe commemorativa che recita: DE SPAGNA FUIT QUI ME LEGERIT DICT UNU(M) PATER N(OSTE)R P(RO) A(N)I(M)A MEA, riferita al Cardinale De Frías. Lo stemma lapideo accanto è il più antico del Comune di Cori, che patrocinò la costruzione dell’edificio insieme al Cardinale castigliano.
All’interno, l‘aula è interamente affrescata con temi del Vecchio e del Nuovo Testamento ispirati al programma pittorico della Basilica di San Pietro in Vaticano, di cui De Frias era arciprete. Queste storie non esprimono solo una spassionata fede: sono un segno di dichiarata appartenenza alla Chiesa romana in un momento di fortissima crisi spirituale causata dal Grande Scisma d’Occidente.
De Frías entrò in contatto con Cori durante gli stravolgimenti causati dalla presenza di Ladislao di Durazzo nella Marittima e decise di fondare un luogo che fosse in stretta connessione simbolica con la basilica vaticana. 

Il cantiere dell’Annunziata venne interrotto a causa della fuga del Cardinale da Roma, quando fu occupata da Ladislao nel 1413. Dopo la fuga e la morte di De Frias, altri due cardinali spagnoli si occuparono del completamento del ciclo pittorico: Alfonso Carrillo de Albornoz e Juan Cervantes de Lora. Questi ultimi poterono patrocinare gli interventi artistici all’Annunziata in un periodo profondamente diverso: la committenza di entrambi garantì l’operato di artisti di grande spessore grazie al ruolo propulsivo di Martino V, il papa con il quale si chiuse il Grande Scisma.

2024-02-16T11:01:15+01:00
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